Dalle Mura Serviane al circuito dell’Imperatore Aureliano

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01/01 - 31/12/2011
Museo delle Mura

Storia di un monumento e il rapporto con la città.

Inquadramento storico e topografico
Il Museo è sito sulla Porta di San Sebastiano. L’edificio, nel corso del tempo, ha subito varie trasformazioni a partire da Onorio (V. sec. d.C.) fino ad arrivare agli anni ’40 del Novecento, quando la porta divenne studio del gerarca fascista Ettore Muti. Al suo interno furono eseguiti lavori di restauro consistenti nel rifacimento dei solai crollati, sia nell’attico sopra il fornice di ingresso, sia nelle torri ricreando la suddivisione in due piani.
A partire dal 271 d.C. quando Alamanni e Jutungi inflissero a Piacenza una clamorosa disfatta all’esercito romano, Aureliano sollecitò il Senato affinché Roma fosse difesa da una cinta muraria. Le “Mura della paura” (lunghe circa 18km.) furono completate nel 275: alte circa 6 m., erano intervallate ogni 30 metri da una torretta sopraelevata. La cinta constava di 383 torri, 14 porte, 5 postierle, 116 latrine, 2.066 finestre e 7.020 merli. Restaurate al tempo di Massenzio (306-312), le Mura furono raddoppiate in altezza da Onorio (401-402) che provvide -su suggerimento di Stilicone- a rafforzarne le porte munendole, eventualmente, di una corte interna. Le nuove Mura resistettero così agli assedi di Alarico (410) e Genserico (445); restaurate da Teodorico (510) e Belisario (535) furono infine violate da Totila, a Porta Asinaria, solo grazie al tradimento degli Isaurici (549). La costruzione della Cinta Leonina al Vaticano (846) ridimensionò l’importanza strategica delle Mura nel corso del Medioevo; solo dopo il Sacco del Borbone (1527) si ebbero alcuni interventi (su progetto di Sangallo e Michelangelo), seguiti da una costante manutenzione delle mura, fino alla Breccia di Porta Pia (1870). I decenni successivi furono invece critici per il monumento: la Cinta Aureliana, spesso sventrata per ottemperare alle mutate esigenze della viabilità e con le torri occupate dagli abusivi, solo recentemente ha recuperato nell’opinione pubblica l’attenzione che merita quale testimone della millenaria storia dell’Urbe.

Introduzione al sito oggetto della visita
Porta Appia (oggi Porta S. Sebastiano) prende nome dalla Consolare su cui insiste. Inizialmente a due fornici fra torri semicilindriche, subì poi delle importanti manipolazioni: munita la controporta (c.d. Arco di Druso) al tempo di Onorio I, ebbe successivamente un unico varco d’accesso fra torri foderate di marmi. Codeste furono da ultimo rialzate, modificandone le quote interne di calpestio. Degna di nota, sullo stipite destro, l’epigrafe che commemora la vittoria ghibellina su Roberto d’Angiò (29 settembre 1327).

Sintesi della visita
La visita inizia nella seconda sala, al piano superiore del museo e la guida illustra la storia delle mura iniziando a parlare del pomerio (“pomerium”) che indica il confine sacro della città di Roma. Il primo nucleo abitativo è stato fondato da Romolo sul colle Palatino e successivamente, Servio Tullio fa costruire il primo ciclo di mura nel VI secolo a.C. definite Mura Serviane.
La tappa seguente riguarda il modo in cui viene realizzata questa costruzione con una breve descrizione dei conci, blocchi di pietra lavorati e dell’Argere , opera di rinforzo della cinta muraria con un terrapieno e che si trova nel tratto tra l’Esquilino e il colle Viminale. Nel III secolo d.C. Aureliano fa costruire una nuova cinta perché Roma è capitale dell’impero e quindi rischia gli attacchi da parte dei popoli barbari. Le nuove mura sono lunghe 19 km e inglobano nuove zone come il Castro Pretorio, gli Acquedotti, l’Anfiteatro Castrense e la Piramide di Caio Cestio. Ogni 30 mt vengono porte sulle mura delle torrette di guardia. Dopo Aureliano l’opera di difesa viene continuata da Probo e nel IV secolo d.C. da Massenzio.
La visita continua con la descrizione delle macchine da guerra utilizzate per difesa e per attacco e con la visione dei plastici, che ricostruiscono interamente la cinta muraria originaria ed i vari cambiamenti nel corso del tempo. Il percorso continua con le ultime due tappe, al piano superiore con la visione degli affreschi a noi pervenuti e con la camminata esterna sulle mura, sul bastione Ardeatino.

Informazioni

Luogo Museo delle Mura
Informazioni

Info e prenotazioni allo 06 06 08
tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00

Giorni di chiusura
Lun
Bibliography

Coarelli F., Roma, guida archeologica, Laterza
AA.VV., Museo delle Mura di Roma, Palombi, 1990
Cozza L., Passeggiata sulle Mura, Roma 1990
Ashby Th., A Topography dictionary of ancient Rome
Cambabedda A., Le Mura di Aureliano, Palombi p. 7-75

Durata
1 ora e 30 minuti
Tipo
Visita didattica
Organizzazione

Zètema Progetto Cultura

Prenotazione obbligatoria: Sì

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